Attività

L’archeologia sperimentale è il perno delle attività svolte, perché offre la possibilità di chiarire il panorama cognitivo sulla reale logica funzionale di un reperto, e quindi di inquadrare l’oggetto in base alla sua reale pratica d’uso e non solo in virtù del suo essere un reperto storico-archeologico.

La scoperta di un reperto come oggetto d’uso comune consente di trasportare l’archeologia sperimentale nella più nobile sfera delle tecniche di apprendimento didattico, infatti il reperto fatto oggetto rianima l’uomo-storico e la storia rinasce come dinamica evolutiva e palpabile conseguenza di circostanze che hanno accresciuto le conoscenze tecniche dell’uomo, il quale ha così modificato se stesso, la sua società e la natura.

L’archeologia sperimentale attraverso la creazione di un oggetto dalla semplice materia induce alla riscoperta di una manualità ormai assopita nella società attuale e a generare attraverso gli aspetti ludico-ricreativi un forte coinvolgimento facilmente trasformabile in strumento di apprendimento.

 

Tipologia delle attività praticate

  • Didattico-ricreative: presso gli istituti scolastici vengono annualmente praticati degli approfondimenti culturali a tema, spesso scelto dagli istituti stessi, al fine di agevolare e qualificare la formazione dei giovani.
  • Scientifiche: ricerche archeologiche che mirano ad arricchire il curriculum professionale dei soci dell’associazione e ad aggiornare e riqualificare le varie offerte formative.
  • Divulgative: Negli allestimenti di mostre converte la possibilità sia di visionare reperti ed evidenze archeologiche, sia di praticare attività manuali atte a far comprendere la tecnica attraverso la quale i reperti furono creati ed utilizzati.